mercoledì 6 marzo 2013

Il posto che non c'è.

Sono su una sedia vicino alla segreteria della mia amata e odiata Università.
Sono qui perché la mia sveglia non è suonata,anzi è suonata tardi,anzi ammetto che l'ho spenta.Oltre a questo,ho impiegato una vita per capire cosa mettermi e come se non bastasse ho perso ulteriore tempo perché,non accorgendomi della pioggia,ho messo le mie amate converse(bucate)e nel tratto casa-fermata del tram che saranno cento metri mi sono accorta che avevo già i piedi bagnati,allora sono tornata a casa,ho cambiato scarpe e sono uscita di nuovo.Dato che però il tram non passava,ho deciso di prendermi un caffè nel bar sotto casa,sia perchè avevo voglia sia perchè voglio farmi amici i baristi e poter scendere sotto casa e sentirmi dire:"ciao Giulia,il solito?" Un sogno che diventerebbe realtà.Lo so che pensiate che io sia pazza,ma a dire la verità sono semplicemente una che si accontenta con poco e che crede che avere un bar,da poter dire è il mio bar,faccia parte dei piccoli piaceri della vita.
Dicevo,mi ritrovo qui seduta,perché non c'è posto in biblioteca.La gente appoggia i libri poi va a farsi i fatti propri e le povere persone come me si ritrovano senza posto(papà se leggi questo post non ti arrabbiare,adesso faccio alzare qualcuno).
Tutto questo per dire che certo questa Università è bella,buona e tutto quello che volete,ma quando arrivo e non c'è un cazzo di posto e gli unici che ci sono,sono riservati a quelli di scienze della comunicazione,che per carità,nulla contro di loro però non capisco perché debbano avere dei posti da privilegiati,allora posso affermare con certezza che questa sarà una giornata sbagliata.
Auguro a tutti voi che troviate posto in biblioteca e non vi mettiate le converse,perché bisogna sempre guardare che tempo fa fuori dalla finestra,facciamola sta prova balcone ogni tanto.
Ah si,vi auguro anche che non vi si rompa l'ombrello e che non siate costretti ad ascoltare conversazioni tra ragazze di come i maschi ormai siano tutti vestiti uguali e di come ormai anche noi ragazze siamo tutte uguali perchè chi parlava,si lamentava degli Ugg e ne aveva addosso un paio.Con questo ho detto tutto.
Tutto ciò e molto altro è la mia vita e la mia università.





5 commenti:

  1. Oggi il tizio del caffè all interno di un aula studio in cui sono stata solo due volte mi ha detto: tostino come l altra volta?!
    Sono soddisfazioni!!!
    Bel post, che dire, ti capisco in tutto!!!!

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  2. Mi piace tantissimo questo post,mi hai fatto sorridere.

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  3. Basta svegliarsi mezz'ora prima e arrivare in Biblioteca quando apre.:-) Io facevo cosi' e partivo da Varese !

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