giovedì 2 maggio 2013

La finta scrittrice.

Un anno fa circa,durante un pomeriggio di cazzeggio decisi di voler scrivere un libro.Questo è ciò che cominciai a scrivere,senza mai continuare e nemmeno fare modifiche.Lo scrissi tutto di getto ma poi mi accorsi che non sapevo davvero cosa volevo raccontare e quindi lasciai perdere.
L'ho ritrovato tra i documenti del computer ben nascosto in una cartella chiamata"foto iPod" così che nessuno lo potesse trovare.Ho deciso di proporlo qui sul blog,almeno non rimane totalmente inutile.


La sveglia comincia a suonare senza sosta,come ogni mattina alle sette.
Sveva comincia a stiracchiarsi,si gira e si rigira nel letto sperando che il suono fastidioso che sente provenire dal comodino sia soltanto un sogno o meglio un incubo,dopo pochi minuti la speranza svanisce e capisce che oramai è obbligata ad alzarsi.
Si dirige in bagno per lavarsi il viso,poi in cucina per prepararsi un caffè;uno dei suoi piaceri mattutini,adora sentire il rumore del caffè che sale e dell’odore che sprigiona in tutta casa,mentre lo sorseggia si accorge di quanto sia vera la frase c’è il profumo della vita nel caffè e le scappa un sorriso.Oggi sarà sicuramente una giornata positiva nonostante i suoi problemi,il suo lavoro e una serie di fidanzati lasciati uno dietro l’altro senza mai dare una spiegazione.
Sveva adora fare le cose lentamente,vuole prendersi i suoitempi soprattutto alla mattina,ed è per questo che ogni tanto non si sente asuo agio a Milano,perché tutti sono frenetici,tutti agitati.La metro delle otto e trenta è un delirio,gente che corre e che impazzisce se non riesce ad intrufolarsi all’ultimo momento dentro un vagone già troppo pieno.
Riesce a entrare in metro.Si ritrova in mezzo a due persone completamente diverse,alla sua sinistra un padre che tiene per mano la sua bambina,sicuramente un uomo pieno di pensieri,forse un divorzio o un licenziamento in vista;lo si nota da piccoli dettagli,la faccia stanca e la bambina che continua a parlare e lui nemmeno la sente.
Alla sua destra invece un ragazzo che cerca di concentrarsi leggendo degli appunti,Sveva prova a sbirciare cosa studia il ragazzo,ma non ce la fa,sicuramente si sta dirigendo in università per sostenere un esame,lo si vede dallo stress con cui continua abgirare i fogli uno dietro l’altro senza probabilmente nemmeno lui avere il tempo di capire ciò che sta leggendo.Osservando questo ragazzo,Sveva,si ricorda dei tempi all’università in cui si ritrovava a fare nottata sui libri e ad arrivare all’esame tesa come una corda di violino,imbottita di caffè per non crollare e con almeno una decina di sigarette fumate durante la notte.
Assopita dai suoi pensieri quasi perde la fermata della metro,deve ringraziare la voce elettronica che le ricorda di essere arrivata a Brera.
Sveva è una giovane donna di 26 anni,sta sbocciando,è nelfiore della sua età.Ha dei lunghi capelli scuri che le fanno da contorno ad un viso un po' squadrato.Ha le labbra sottili e gli occhi verde acqua.La sua bellezza sta proprio in quegli occhi,che quando li incroci ti sembra di perderti dentro,esprimono tutto quello che Sveva è.Sono pieni di significato.






5 commenti:

  1. dovresti continuare!

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  2. Continua..............................................

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  3. Sono curiosa di sapere come finisce.

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  4. E come finisce? E' bello coltivare le proprie passioni, dovresti finirlo... Complimenti, ti seguo volentieri! :)

    Love, Serena - TheChicWay
    http://thechicway.blogspot.it

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